Pianista e compositore jazz di primaria importanza, praticamente un
predestinato, ai tempi delle high school tra i suoi amici c'erano. Sonny
Rollins, Kennt Drew e Art Taylor, dall'immediato dopoguerra inizia a
suonare con Charlie Parker, Oscar Pettiford, Kai Winding, Miles Davis,
Jackie McLean e tanti altri, ma per avere un disco a suo nome bisogna
aspettare il 1971 con: Coral Keys, piccolo capolavoro di spiritual jazz
per la: Black Jazz Records, che oltre alla title track contiene: Soul turnaround e l'eterea: Freedom suite.
Dal 1975 iniziano le incisioni per la: Muse con la ristampa di Speak
low, album originariamente edito dalla: Jazztime nel 1961 prettamente
modal jazz, nella classica formazione in trio.
Di altro tenore è:
Valley land del 1976, che già dalla cover lascia presagire intenzioni
più funkeggianti pur non discostandosi dalla matrice jazzistica, la
title track e Lush life le top tracks.
Nel 1977 arriva quello che
ritengo il suo miglior disco: Soul village, dove tornano,rivisitate:
Soul turnaround e Coral keys, ma anche la stessa soul village.
Tra
il 1978 e il 1979, sempre per la Muse, vengono pubblicati: Cubicle e:
Hot house, bella re-edit di valley land sul primo e gran ritorno al
classic jazz sul secondo, da cui segnalo: Dahoud.
https://www.youtube.com/watch?v=P9PWnz2xiQ4
https://www.youtube.com/watch…
https://www.youtube.com/watch…
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