mercoledì 31 maggio 2023

Antonio Castro

 

nativo di Spanish Harlem da immigrati Portoricani, per la maggior parte della carriera usa l'alias: Tony Amaro ( soprattutto on stage ), ma il singolo più interessante è a suo nome ed esce nel 1971: W.E.L.F.A.R.E. / Why Can't I Have You , Universal International Records.
 

 

Jimmy Castor - Part.2: 1976 \ 1980

 

ripartiamo dal 1976 e dall'ottimo album: E-mam groovin' ( Atlantic), oltre alla ben nota title track, da ascoltare: Space age (anche su 12", Atlantic), Dracula part 1&2.
1977, in pieno fervore "disco", esce l'ultim album per la Atlantic: Maximum stimulation, tante le cose da consigliare, iniziamo con: TR 7, ma anche: E-man par-tay, Mind power.
Con il passaggio alla Drive records (sussidiaria della T.K.), il 1978 vede l'uscita di: Let it out, con: Bertha butt encounters vadar, let it out e the real Mc Coy.
Nel 1979 c'è un ritorno alla Atlantic, ma per vie traverse, ovvero , incidendo per la label satellite Cotillon, si intitola: the Jimmy Castor bunch ed è l'ultimo accreditato al "mucchio", decisamente disco oriented, i brani consigliati: don't do that, party people e psych out.
Nel 1979, da segnalare una raccolta per la piccola Little monster records: I love monsters, nulla di nuovo ma molto interessante per i collezionisti.
Chiudiamo con il 1980, esce: C, top tracks: Godzilla e the mummy, citerei l'improbabile cover di starway to heaven dei Led Zeppelin, ma proprio a titolo di curiosità.
 






 

 

Jimmy Castor - Part.1: 1967\1975

 

Polistrumentista che predilige il sax, compositore e band leader, attivo fin dall'inizio dei 60's ,con formazioni doo woop , la svolta arriva nel 1967, contratto con la Smash, e uscita di: Hey Leroy, latin soul di alto livello da cui consiglio: Hey Leroy, your mama's callin'you.
Con l'avvento degli anni 70, prende forma il Jimmy Castor bunch, musicisti del calibro di: Ray Brown, Robert Manigault ma, sopratutto, del trombettista\tastierista: Gerry Thomas che si divide tra il "mucchio" e la Fatback band.
1972, per la RCA Victor, viene pubblicato il masterpiece: It's just begun, trascinato dalla sconvolgente title track e da brani come: Troglodyte (cave man), Psyche,L.T.D. life truth death e Bad, suono fortemente elettrificato che fonde sapientemente rock e funk.
Stesso anno,stessa label, altro lp notevole: Phase II, da citare il talking funk\rock di: Luther the anthropoid (ape man),le influenza latine di Party life e i quasi 7 minuti dell'incalzante: Say Leroy ((The Creature From The Black Lagoon Is Your Father).
Nel 1973, per la Paul Winley records, viene pubblicato un album risalente al periodo pre "bunch", suoni ovviamente più 60's, con bei momenti come: rattle snake e it's ok.
Jimmy Castor ( the everything man) & the Jimmy Castor bunch, vede la luce nel 1974 ( Atlantic), disco ambiguo, che contiene cover "Papettiane" di classici come walk on the wild side e di love theme, ma anche funk del livello di: everything man e Maggie.
Sempre nel 74, per la Atlantic, avviene la svolta dance, con: Butt of course, comincia la serie delle hit da dance floor, qui presenti con: E-man boogie e Bertha butt boogie.
La formula funziona e viene doppiata nel 75 con: Supersound, e con il grande successo del singolo: King Kong, sostenuto anche da altre funk tracks come: supersound e : A groove will make you move.
 







 

Cassiano

 

cantante, chitarrista e compositore Brasiliano, dopo l'esperienza con Os Diagonais, gruppo seminale della MPB, pubblica alcuni album da solista: tra questi il più importante è sicuramente: Cuban soul-18 kilates, del 1976 ,per la Polydor, con brani come: onda e central do Brasil ( anche su 12", Polydor, 1977), ma anche: de bar em bar o coleçao.
 



 

Cash

 

I love you still, 7", Greedy records ltd, 1978 USA
 

 

Sharon Cash

 

soul sister dotata di una voce spettacolare, decisamente troppo poco conosciuta rispetto alle grandi qualità.
Un primo album per la indie label : Mothers records & the snurf company, titolato: he lives within my soul (1970), tutte cover, tra cui spicca una versione di Fever che vi farà saltare sulle sedie, bella anche la versione di fafafafa di Otis Redding.
Nel 1973 incide un album omonimo, per la più nota Playboy records. Un bel singolo come Sweet soul singer a fare da apripista, sul disco però il pezzo veramente imperdibile è: Dead alive.
Ultima apparizione nota, anno 1976, con il gruppo degli Honeycone, per una singolo su Hot wax recods: Somebody is always messing up a good thing.
 




 

Heywood Cash

 

classico esempio di "one shot artist", però il "colpo" è decisamente buono con il singolo: give it up, Epic 1976, vi consiglio anche la b side: you're messing up a good thing.
Di: give it up, esiste anche la versione 12", solo promo, ( Epic) e parecchio difficile da trovare.
 

 

Alvin Cash

 

poliedrico personaggio del mondo dello spettacolo, cantante dedito al soul\funk e alla disco, compositore ed anche attore.
Noto già all'inizio dei 60's per la hit: it's twine time, registrata con i Crawlers, cambia nome alla band in Registers e nel 1967 incide i 7": charge\diff'rent strokes for diff'rent folks e doin' the ali shuffle\ ( Mar-v-lus records).
1968, altro singolo: keep on dancing, con la Scott bros. orchestra e Allvin's bag\whip it on me, per la indie : Toddlin'town, curiosità: il brano Alvin's bag viene ripubblicato come b side col titolo: funky bag.
1969, sempre per la Toddlin'town, altre due uscite: Funky 69 e poppin' popcorn.
1970: Saddle up \ the getaway, Chess records; 1973, sempre più funkeggiante, uno dei miei singoli preferiti: funky washing machine, b side di I don't want it ( Sound stage 7).
Nel 1974, per la XL records, ripropone una funk version della sua hit degli esordi: Twine time.
1976, esce per la Dakar: doing the feeling, ma è la b side: Ali shuffle, a dargli il successo internazionale spopolando nelle discoteche.
 









 

martedì 30 maggio 2023

Sue Ann Carwell

 

meglio nota semplicemente come Sue Ann e per l'album, omonimo, del 1981, che contiene l'hit single: My baby my ( Warner bros.)
 

 

Wayne Carter

 

Soul\jazz Hammond player, oltre che vocalist e compositore, tanta gavetta nei clubs per tutti i 60's con l'incisione di alcuni singoli all'alba dei 70's, veri candelotti di dinamite come: Mad Mouth Woman \ Wahoo, Wahoo, Wahoo, su: Mootrey's Studio, 1973 e: Peter In Or Out, stessa label ma data incerta, anche se dal suono pare più datato di Mad Mouth, ipotesi rinforzata dal numero di serie più basso sulla label.
 



 

Ron Carter

 

uno dei più grandi bassisti della storia del jazz, che oltre alle innumerevoli collaborazioni, vanta una splendida carriera solista; iniziamo con un album del 1970: Uptown converasation, per la Embryo, dove assieme a Hubert Laws e Grady Tate ci regala perle come R.J. e il brano che titola il disco. Nel 1973 inizia a registrare per la C.T.I., label leader nell'acid jazz, dall'album blues form vi consiglio la title track e R2,M1. Dopo All blues , del 74, arrivano collaborazioni con Hubbard e Turrentine, poi con Herbie Hancock e Paul Desmond, quindi nel 1975, incide: Anything goes, per la Kudu, da cui considero veramente imperdibile la cover di: Baretta's theme (keep your eye on the sparrow) oltre a big fro e alla freschezza ritmica di: De samba.
Tra il 75 ed il 78 alterna incisioni prettamente jazzistiche pubblicando sia per la C.T.I. che per la Milestone, etichetta, quest'ultima , per cui incide : Peg leg, che da il titolo anche ad un album.
Pur continuando le collaborazioni con il gotha del jazz, trova il tempo per una virata verso la fusion, anno 1979: New York slick, , ancora per la Milestone.
 





 

Ralph Carter

 

attore e cantante Afro Americano, a soli 14 anni pubblica un album: young & in love (Mercury 1975), da cui vengono tratti due singoli, quello che da il titolo al disco e la mitica: Extra extra (read all about it!), di cui vi consiglio la versione promo 12" mixata da Tom Moulton.
 



 

Kay Carter

 

grande voce per questa Soul Sister di cui non ho note biografiche, posso dirvi soltanto che ha pubblicato due singoli 7" di grande levatura: Say What You Mean / Gotta Get Next To You ‎, su: Beetle records 1974, con la Bside che è veramente incendiaria, quindi: Disco Sickness / I Wish You Were Here, di inizio anni 80, su: Talk of the town, una piccola perla Dance
 


 

Jackie Carter

 

voce della disco Teutonica, è nella prima formazione delle Silver convention, anche se viene presto sostituita da Linda G. Thompson, lei comunque piazza un singolo nel 1976: Treat me like a woman, che spacca , edito promo dalla BigTree, diventerà proprietà Atlantic, titolando anche l'album.
Altre cosette non degne di nota nel corso dei 70's, a parte una degna cover disco di: paint it black.( Big mouth, Germany)
 



 

Clarence Carter

 

cantante non vedente di soul \ blues, oltre chè chitarrista e compositore.
Primo album nel 1968: This is Clarence Carter, Atlantic, molti i brani "grooveggianti": looking for a fox, slippin'around, do what you gotta do e funky fever, anno successivo, altro discone: Testifyin', con: snathing is back, back door Santa, instant reaction e doin' our thing.
Sempre nel 1969 esce anche : the dynamic Clarence Carter, con le belle cover di: light my fire e think about it.
Per appassionati di deep soul l'album del 1970: Patches, che è anche l'ultimo disco inciso con la Atlantic.
Nel 1973, altro disco di transizione, sixty minute with.... per la Fame, senza infamia e senza lode.
Un po' meglio, con la firma per la ABC records e con l'uscita di : Real, nel 1974, belle sia warning che shaky at home. Altri due dischi chiuderanno l'avventura con la ABC ( rimanendo comunque nel repertorio di un classic soul), si discosta dalla sua produzione, invece, let's burn, album del 1980 per la Venture, che con la ballabile title track, i'm so tyred e il talking blues di Jimmy's disco si fa apprezzare,