l'alfabeto del groove: Billy Paul

domenica 13 ottobre 2024

Billy Paul

Paul Williams, uno dei grandi figli di Philadelphia, ma anche di una madre collezionista di dischi jazz che lo cresce all'ombra dei grandi crooner ma soprattutto delle grandi voci femminili che hanno fatto la storia del jazz. Già su un palco all'età di 11 anni e con Charlie Parker a 16, il "predestinato" incontra Gamble e Huff sul finire dei 60's, incidendo sulle loro labels i primi due album, ovvero Feelin' Good At The Cadillac Club su Gamble nel 1968 e: Eboy woman, su Neptune nel 1969. La svolta vera avviene quando, chiusa la Neptune, Gamble & Huff, fondano la Philadelphia international, portandosi Billy con loro. Arriva così il capolavoro: Going east, 1971, da cui consiglio la splendida East, che dopo due minuti di intro diventa uno psych soul orientaleggiante, la cover degli steppenwolf: Magic carpet ride e il jazz tribute di Compared to what. In 360 Degrees of Billy Paul, del 1972, compaiono: il capolavoro assoluto Me And Mrs. Jones, una gran cover di Let stay together di Al Green, Brown baby, Am I Black Enough For You. Ne 1973 esce: War of the gods, ennesimo capolavoro che vede parteipare i MFSB al gran completo, top tracks: The Whole Town's Talking, Thanks For Saving My Life. Dopoil live del 1974, si arriva a When love is new, seconda parte stilistica nella carriera di Paul, dove arrivano prepotenti le influenze Dance in puro Philly style con brani come: Let The Dollar Circulate, People power, America (We Need The Light). Dello stesso anno è anche: Got my head on straight, non allo stesso livello qualitativo ma comunque valido, con: I've Got So Much To Live For, My Head's On Straight, When It's Your Time To Go, Black Wonders Of The World. Let 'em in, del 1976, oltre alla title track, contiene anche: We All Got A Mission, How Good Is Your Game. 1977: Only the strong survive, anche qui soprattutto la title track, ma anche: Takin' It To The Streets, Sooner Or Later, Don't Give Up On Us. 1979: First class, con: False faces, Bring The Family Back, It's critical, infine, chiudiamo con il 1980, anno di uscita del suo primo e unico greatest hits, tipologia di disco che non cito mai, ovviamente, ma in questo caso consideratelo un consiglio per gli acquisti.