l'alfabeto del groove: Roy Porter

giovedì 6 marzo 2025

Roy Porter

qui siamo in presenza di un grande batterista jazz, tanto grande da suonare per anni con Charlie Parker e poi con altri giganti come Dexter Gordon e Howard Mc Ghee. Nella seconda metà dei 60's si mette in proprio fondando il trio: Roy Porter sound, che diventa presto Roy Porter Sound Machine, pubblicando il primo, leggendario album: Jessica, inciso per la Chelan records nel 1971, da cui consiglio, oltre alla title track: Funky twich, Hip city e Ohh la la. Non era certo facile ripetersi, dopo un disco di tale caratura, ma: Inner feelings, inciso nel 1975 per la Bel-Ad records, ci riesce eccome, oltre a riproporre Jessica ( vocal version), segnalo gli inediti: Party time, Love you, Panama, Wavering e Funny feelin, cioè tutto l'album, non si riesce proprio a lasciar fuori nulla! Di questo album esiste una versione Tax scam, ovvero "disco pirata" con lo pseudonimo: Jay T. ( usato da Porter in quel perido) e il titolo: Party time, di cui non è nota la data di incisione. Esiste un'altro tax scam record attribuito a Jay T.: Doctor blues, su Krios, non fatevi ingannare, non si tratta di Porter ma di un disco di Dixieland jazz del 1951.