Part.1- from beginnings to Mwandishi
vero gigante della musica jazz e non solo, ha iniziato la sua carriera con Donald Byrd, poco dopo è entrato a far parte del Miles Davis Quintet, dove ha contribuito a ridefinire il ruolo della sezione ritmica nel jazz ed è stato uno dei principali artefici del suono post-bop.
La prima parte della discografia di Hancock è legata a doppio filo con la Blue Note e anche se questa pagina prende in considerazione le incisioni fatte dal 1967 al 1981, non posso esimermi dal citare album come: Takin' Off (1962), My point of wiev (1963), Empyrean Isles che contiene: Cantaloop island (1964) o, per avvicinarci al range: Maiden voyage (1965) e la colonna sonora di: Blow up (MGM records 1966).
Speak like a child del 1968 inizia ad avvicinarsi alle sonorità hard bop che sono seminali per tutto l'acid jazz a venire, prodotto da Duke Pearson e con Ron Carter al basso, brani consigliati: Riot e: The Sorcerer.
Il suono evolve verso il free lo spiritual jazz e la fusion con l'album del 1969: the Prisoners, con lo splendido brano che titola l'album, quindi, sempre nel 69, con la sterzata funk di: Fat Albert Rotunda ( Warner Bros.) che contiene: Wiggle Waggle, Fat Mama, Oh! Oh! Here He Comes, la title track e: Lil' brother.( tutti i brani del disco fanno da colonna sonora allo spettacolo televisivo di Bill Cosby: Hey Hey Hey, It's Fat Albert).portando Herbie alla firma con la Warner Bros, che non significa certo una svolta commerciale, in quanto gli album successivi, con l'alias: Mwandishi, sono i meno accessibili della sua discografia, con tanta avanguardia, Free jazz e sperimentazione.
Mwandishi del 1971, Crossing del 72 e: Sextant del 73 ( quest'ultimo vede il passaggio alla Columbia, guarda caso la label del periodo funk di Miles Davis), sono una trilogia free incuneata tra il periodo bop\hard bop e il successivo mutamento verso la fusion\funk che comprende anche il progetto Headhunters, ma questo lo vedremo nella seconda parte:
Part.2- from Headhunters to the Funky\jazz-Disco
abbiamo chiuso la prima parte con l'album del 1973: Sextant, riprendiamo dallo stesso anno e dalla stessa etichetta discografica ( Columbia) con la formazione degli Headhunters, mantenendo solo Maupin dal sestetto e aggiungendo il bassista Paul Jackson, il percussionista Bill Summers e il batterista Harvey Mason. L'album omonimo che viene pubblicato è un successo commerciale incredibile per un disco jazz ( anche se i puristi tendono a criticarlo), contiene perle del calibro di: Chameleon, ma soprattutto: Watermelon Man.
Squadra che vince non si cambia ( a parte Mike Clark al posto di Mason alla batteria) e il successo viene bissato l'anno successivo con: Thrust, da cui consiglio: Actual Proof e: Spank-A-Lee.
Sempre nel 74 Hancock registra anche il commento sonoro al film: Death wish,
Il 1975 vede la pubblicazione del doppio album live: Flood, solo stampa giapponese, che comprende il meglio dei due dischi precedenti, inoltre, gli Head Hunters pubblicano il loro primo album senza Herbie (che comunque lo produce): Survival of the fittest, mentre Hancock inizia con: Manchild che contiene: Hang Up Your Hang Ups, una serie di album più dance oriented di cui vi propongo una playlist:
Heartbeat, dal già citato Manchild, quindi: Doin'it, Spider e Cantelope Island, tratti da: Secrets, sempre Columbia, 1976, il classico disco: I Thought It Was You che appare su: Sunlight del 1978, inoltre: Honey From The Jar e: Ready Or Not da: Feets Don't Fail Me Now, 1979.
Chiudiamo con i primi anni 80, a partire da Monster, che contiene: Don't Hold It In, Saturday night e: Go for it.
Mr. Hands, sempre 1980, con: Just Around The Corner, per concludere con: Magic Windows, 1981, che costruisce il ponte verso la dance elettronica con brani come: The Twilight Clone, questa nuova via intrapresa vedrà il suo culmine due anni dopo, con il successo interplanetario di: Rockit.


















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