lunedì 18 marzo 2024

Brian Eno

 

qui bisognerebbe scrivere un libro, quasi impossibile sintetizzare in poche righe l'importanza di questo artista geniale e seminale,sia all'interno di cult band come i Roxy music che nelle collaborazioni con altri mostri sacri come Robert Fripp o David Byrne, le produzioni e il songwriting per David Bowie del periodo berlinese , la carriera solista con cui ha tracciato la strada dell'ambient music e le nuove frontiere dell'elettronica.
Dovendo limitarmi all'ambito groove di questa pagina mi limito a segnalarvi alcuni passaggi essenziali ( a mio parere, ovviamente).
Anno 1973: Here Come The Warm Jets , Island records, la title track potrebbe essere un pezzo del millennio successivo, artisti come Moby devono averlo ascoltato parecchio e che dire di: Baby's on fire? stupenda anche nelle versione live con gli 801 di Phil Manzanera e in: June 1,1974, con Kevin Ayers, john Cale e Nico.
1975: Another green world, ancora su Island, altra tappa fondamentale, se ascoltando Sky saw vi viene da pensare alle atmosfere di Heroes e Low di Bowie e in dark trees riconoscete le stimmate della musica industriale, potete capire quanto fosse avanti.( dimenticavo di citare Sombre reptiles che sembra un brano dei: Suicide).
1977: Before & after science, Polydor, il disco "ponte" verso la new wave, con: No One Receiving, Backwater e: King's Lead Hat.
Per capire la sua influenza nell'evoluzione della musica elettronica basta citare gli artisti con cui ha inciso dischi tra il 1977 e il 1980: Cluster, Moebius, Rodelius, Pete Sinfield, Harold Budd, John Hassell...e, come se non bastasse, arriva la collaborazione con David Byrne, che sfocia in quella pietra miliare che è: My Life In The Bush Of Ghosts ( Sire, 1981), da cui vi consiglio. tutto l'album!!! ( regiment, The Jezebel Spirit, Mea culpa e: America Is Waiting, le mie preferite).
 




 

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