chitarrista che viene dal blues del delta, band leader per Albert King e con una ottima carriera solista nei 70's.
L'esordio avviene però alla fine dei 60's, 1969 per l'esattezza, con: The Third Cup ( Cadet) a nome: Eddie Fisher quintet, di cui fa parte anche il bassista Paul Jackson, brani consigliati: Two By Two e Shut up.
Nel 1970 esce: Eddie Fisher & The Next One Hundred Years, jazzy\blues groove ancora per la Cadet, wah wah distorsore e un tocco di psichedelia caratterizzano il suono, volutamente grezzo di questi blues elettrici, segnalo: East St. Louis Blues.
Dal 1973 apre una propria indie label, la: Nentu, con cui pubblica da prima alcuni singoli ( i più interessanti: Got To Get Steppin', 1973 e: Everybody Needs A Place, 1975, entrambi B-sides ), quindi l'album: Fisher, 1976, che direi che è il suo apice, top tracks: Cosmic Blues, Energy, Music Makes Me Feel Good e: Give Me Lend Me Loan Me Let Me Have, tutti brani che vengono inclusi nell'album del 77 per la Stang: Hot lunch, assieme a qualche inedito come: Brain-Strain, Thump & bump e un remake di Cosmic blues ( Cosmic blues 77).
Ultima uscita inerente questa pagina, un 12" per la sua Nentu records: Gigolo, 1981, aggressivo funk dance stile 80's.
Nessun commento:
Posta un commento