l'alfabeto del groove: Esther Phillips

R&B, Soul jazz singer, scoperta 14enne da Johnny Otis che la porta in tour con il suo California Rhythm and Blues Caravan, portandola ad incidere il suo primo album nel 1950 come Little Esther. La non più "Little" Phillips tornerà in studio nel 1962, per la Atlantic, ma per quanto riguarda questa pagina si arriva alla firma con la Kudu ( fondata da Creed Taylor come sussidiaria della CTI ) e al 1971 con: From A Whisper To A Scream, album che vede la partecipazione di una vera all stars della CTI, la produzione di Taylor, gli arrangiamenti di Don Sebesky e il mitologico ingegnere del suono Rudy Van Gelder. Brani consigliati: Home Is Where The Hatred Is, 'Til My Back Ain't Got No Bone, Scarred Knees. Nel 1972, la replica con gli stessi attori: Alone Again (Naturally), che contiene: Use me, I've Never Found A Man (To Love Me Like You Do) e la Title track ( cover di Gilbert O'Sullivan ). In Black-Eyed Blues del 1973 c'è giusto il passaggio di testimone tra Don Sebesky e la coppia Pee Wee Ellis\ Bob James agli arrangiamenti, la super band rimane la stessa e i brani migliori sono: Justified e la title track, per un album comunque molto bluesy. Solo piccoli aggiustamenti alla band e il ritorno di Sebesky per: Performance, del 1974, con: Doing Our Thing e Disposable Society a farla da padrone. Mantenendo sempre la produzione di Creed Taylor ma gli arrangiamenti del chitarrista Joe Beck, nel 1975 arriva anche il grande successo commerciale, con: What A Diff'rence A Day Makes, che oltre alla famosissima title track vede anche la presenza di Mr. Magic di Ralph Mac Donald e One night affair. Nel 1976 escono la bellezza di tre album, ancora due per la Kudu:For all we know, sempre con Beck ( Pure natural love, Fools rush in, Fever, Caravan ) e: Capricorn Princess, ( Magic's In The Air, Boy, I Really Tied One On, Higher & Higher, All the way down ), il terzo invece vede il ritorno alle origini, cioè all'Atlantic, anche se per un solo blues album: Confessin' the blues che esce un po' dal range di questa pagina per rientrarci con i successivi quattro album, tutti per la Mercury: You've come a long way baby ( Love addict, If I loved you, Unselfish love ), 1977 \ All about Esther Phillips ( The Man Ain't Ready, Native New Yorker, S.O.S. ) 1978 \ Here's Esther...Are You Ready ( Mr. Melody, Philadelphia freedom di Elton John, Our Day Will Come ) 1979 \ Good Black Is Hard To Crack ( You Can't See Thunder, We've Got A Good Thing Going, Changin ) 1980.

l'alfabeto del groove

martedì 10 dicembre 2024

Esther Phillips

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