l'alfabeto del groove: Pucho

Henry "Pucho" Brown, grande percussionista latin\jazz, passa alla storia del groove con la band che forma nel 1959: Pucho & His Latin Soul Brothers. Eccezione dovuto in questo caso, essendo il loro primo album del 1966, ma non si può saltare Tough, su Prestige, che contiene: Cantelope island, Vietnam mambo, Strange thing mambo. Da qua in avanti c'è una bella serie di perle su Prestige, ben due nel 1967: Saffron & suol, che contiene: Aye mama, What a piece, Caravan e The groover, quindi: Shuckin' & Jivin', con: You are my sunshine, Maiden voyage e la splendida title track. Nel 1968 è ancora accoppiata, con: Heat, da cui consiglio: Psychedelic Pucho, I an't stop loving you, Let love find you e Payin' dues, mentre dal successivo Big Stick, le top tracks sono: Swamp people, Sunny, Left in the cold. Chiudiamo i 60's con Dateline del 1969, con la grande title track, Ain't Nothin Can't Happen. La collaborazione con la Prestige finisce nel 1970, con: Jungle fire!, da cui segnalo: Got myself a good man, Friendship train, Cloud nine, Jamilah. I 70's vedono il succedersi di cambi di labels, ma la qualità rimane eccelsa, iniziando da: Yaina, su Right on records, 1970, che contiene: Chitterling con carne, Homeland, Inside the corn e la title track, per uno degli album migliori della sua discografia. altro cambio di label nel 1972, con il passaggio alla Zanzee e l'arrivo di: Super freak, canto del cigno di questo post, ma comunque ennesima perla, con: Medley: Superfly / Pusherman / Freddie's Dead, Judy's mood, Oak Hurst Art.