sassofonista jazz, attivo dagli anni 50 anche nel quartetto di Hank Marr. Il periodo più "grooveggiante" inizia nel 1969 con la firma per la Prestige, l'album Rusty Bryant returns è un grande esempio di acid jazz, con brani come:streak o'Lean, the cat e zoo boogaloo. Stesso anno esce: night train now, almeno quattro le tracce da suonare: funky mama, funky rabbit, cootie boogaloo e night train.
1970, Soul liberation, la splendida title track e cold duck time con Eddie Harris le cose migliori.
Il successivo album è una pietra miliare , per la presenza di fire eater, che da il titolo all'album (1971, sempre Prestige).
Non è da meno il lavoro dell'anno successivo (1972): wild fire, anche in questo caso è la title track a farla da padrone, da ascotare anche la cover di riders of the storm , dei Doors. Sempre nel 72, esce anche. friday night funk for saturday funk brothers, col brano omonimo una spanna sopra a tutto il resto.
Per mantenere la media di almeno un disco all'anno, nel 1973, esce : for the good times, e come da tradizione,ormai, il top si raggiunge con la title track.
Chiudiamo con il 1974, l'album è: until it's time for you to go, ancora un gran pezzo da non peredere. ga gang gang goong.
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