mercoledì 6 dicembre 2023

Miles Davis ( 1968 \ 1975 )

 

quello che è definito il periodo funk di Miles o se preferite il periodo "elettrico", io preferisco non cercare di catalogare il genio, analizziamo piuttosto gli accadimenti di quel periodo, intanto , perchè il 1968? discograficamente era appena uscito: Filles De Kilimanjaro che contiene: Mademoiselle Mabry (Miss Mabry), dedica alla terza moglie: Betty Davis.
Miss Mabry frequenta personaggi come Jimi Hendrix e Sly Stone ed essa stessa è una funk\rock sister e una affermata modella, come era già successo con Frances ( la seconda moglie) che fu l'artefice della scoperta del bolero da parte di Miles e del conseguente capolavoro: Sketches of Spain, così il trombettista assorbe il microcosmo in cui naviga la compagna: psichedelia, funk, strumenti elettriciati e distorti, per ultima, pure la moda; se il look di Davis era definito Cool in quegli anni diventò: Hip.
Musicalmente si esce dal periodo del secondo quintetto e ci si tuffa in una serie di formazioni aperte con un numero incredibile di musicisti che ruotano tra studi di registrazione e memorabili live act, siccome bisogna posare la prima pietra diamole pure un nome: Bitches Brew, Colombia, 1970, dove Miles entra nella stanza del jazz e butta tutto per aria, riscrive la storia, semina.
Su questo disco sono stati scritti libri ( come, del resto, è successo per: Kind of blue) la sua importanza è tale che lo rende il disco jazz più venduto della storia, formazione di superstar: Bass – Dave Holland
Bass [Fender] – Harvey Brooks
Bass Clarinet – Bennie Maupin
Drums – Charles Alias, Jack DeJohnette, Lenny White
Electric Guitar – John McLaughlin
Electric Piano – Chick Corea, Joe Zawinul, Larry Young
Percussion – Jim Riley
Soprano Saxophone – Wayne Shorter ( unico membro del quintetto).
Tre batterie ,percussioni due bassisti, per un melting pot di fusion, funk, rock e free jazz, perdetevi nell'ascolto di: Pharaoh's Dance e: Spanish Key ( ovviamente sono preferenze verso brani più indicati per questa pagina).
Le esibizioni live del 1971 vedono tutto il personale di Bitches brew e la rotazione di ben cinque tastieristi, tra cui: Keith Jarrett , le percussioni di: Airto Moreira, il sitar di: Khalil Balakrishna, tanto per dare anche un tocco di musica etnica, tutto questo lo trovate su: Live Evil, sempre Columbia, 1971, brani consigliati: Sivad e: Funky tonk.
Nel 1972 si torna in studio con un album tutto composto da Miles: On the corner, continua il carosello di musicisti:
Bass [Uncredited] – Michael Henderson
Drums [Uncredited] – Jack de Johnette [Uncredited] – Billy Hart
Guitar [Uncredited] – David Creamer , John McLaughlin
Keyboards [Uncredited] – Chick Corea, Herbie Han
Percussion [Uncredited] – Don Alias, James Mtume
Sitar [Uncredited] – Collin Walcott
Tabla [Uncredited] – Badal Roy
Tenor Saxophone [Uncredited] – Carlos Garnett , David Liebman, top tracks: Helen Butte, Mr. Freedom X e: Black Satin ( oltre alla title track).
La tendenza a queste registrazioni "open" con poche linee guida e tanta improvvisazione porta ad un altro live album: Miles Davis ‎– In Concert , 1973, nessun titolo sulle quattro facciate e briglia sciolte alla creatività, che è veramente tanta e sfocia ancora in un'altri due doppi lp: Big fun:( Bass – Ron Carter, Bass Clarinet – Bennie Maupin, Drums – William Cobham, Electric Bass [Fender Bass] – Harvey Brooks, Electric Guitar – John McLaughlin, Electric Piano – Chick Corea, Herbie Hancock, Percussion – Airto Moreira, Sitar [Electric], Tambura – Bihari Sharma, Khalil Balakrishna Soprano Saxophone – Steve Grossman) e Get Up With It , 1974, arrangiamenti di Wade Marcus e altri nomi pesanti nel cast: Bernard Purdie, , Billy Cobham, Cornell Dupree e le Tabla di Badal Roy, da non perdere: Rated X, Mtume e: Calypso Frelimo.
Siamo arrivati al disco che chiude questo post, registrato in Giappone nel 1975: Agharta, ancora doppio lp, Il concerto di Agharta si è svolto durante una matinée pomeridiana, mentre la sera è stata registrata Pangea
In tutte le versioni le tracce sul secondo disco sono confuse, quindi la prima traccia del secondo disco è davvero quella etichettata "Theme From Jack Johnson" (che è una performance completa di "Right Off "e termina con una versione del tema di" So What ", una traccia dell'LP Kind of Blue del 1959 di Davis). Quindi la traccia D è in realtà quella etichettata "Interlude" ed è un miscuglio di "Ife" e "For Dave".
Purtroppo gli anni a venire saranno parecchio bui per Miles, ma questa è un'altra storia.
 







 

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