sabato 2 dicembre 2023

Pino Daniele

 

un gigante, come musicista e come uomo, cresciuto in quella fucina creativa che era Napoli negli anni 70, prima con i: Batracomiomachia, assieme a Enzo Avitabile e Rosario Jermano, frequentando Vico Fontanella , nel rione Sanità, dove lo studio di registrazione era polo attrattivo di gente come: Corrado Rustici, i fratelli Bennato e gli Osanna, quindi nel 1976, la vera svolta artistica, entra a far parte, come bassista, dei Napoli Centrale, inizia la collaborazione con James Senese.
Sempre nel 1976, Claudio Poggi, produttore discografico della EMI Italiana, ascoltò una cassetta provino con alcuni brani originali del giovane Pino, che decise di seguire discograficamente. Già a metà anno quindi venne inciso un 45 giri contenente i brani Che calore e Fortunato.
Entrambi i brani entrano a far parte del primo album: Terra mia, EMI, 1977, un disco di rara bellezza, fosse solo per : Napule è, ma anche per: Na tazzulella 'e cafè, che viene trasmesso da Renzo Arbore ad Alto gradimento, e poi, anche il groove, perchè il blues scorre fluente assieme alla Napolitanità, ascoltate: Fortunato e Maronna mia.
La consacrazione arriva nel 79, trainato dal singolo: Je So' Pazzo, esce l'album: Pino Daniele, blues, jazz, soul e musica Napoletana, con Senese, De Piscopo, Esposito e tutto il meglio della scena partenopea, consiglio, oltre al già citato singolo, anche:Chillo È Nu Buono Guaglione e Uè man.
Gli anni ottanta iniziano con un grande evento, la partecipazione come guest band, al concerto di Bob Marley a San Siro ( uno di quei concerti che ti ricordi per tutta la vita!!!), e l'uscita di uno dei dischi più belli della musica moderna Italiana: Nero a metà.
I Say I' Sto Ccà, musica musica, quanno chiove,A Me Me Piace 'O Blues ed infine: Sotto o sole, il mio brano preferito, sonorità Brasilian\jazz e groove a catinelle.
Sempre nel 1980, esce: Vai mo', il rock blues la fa da padrone, su tutte: Yes I Know My Way, Have You Seen My Shoes e il funky\soul di: che te ne fotte, che sono la quota groove del disco, ovviamente non è in discussione la bellezza di brani come: Notte che se na va, vento'e terra e Ma che ho.
Siccome questa pagina tratta musica groove dal 1967 al 1981, chiudo qui, anche se questi sopracitati sono solo i primi vagiti di una carriera strepitosa.....ciao Pino.
 




 

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