virtuoso della batteria, domina letteralmente gli anni 70 in campo jazz\ fusion\funk, sia per le collaborazioni con: Stanley Clark, George Duke, Atmospheres, Mahavishnu orchestra, Jack Bruce, Fania all stars, sia per quanto riguarda la carriera solista, che iniziamo ad analizzare dall'album del 1973: Spectrum, esagero se dico capolavoro? i 9 minuti e 50 di Stratus sono epici, da ascoltare anche gli slow groove di: Le lis e Red baron.
Stesso anno e sempre per la Atlantic: Crosswinds, la title track e sopratutto: the pleasand pheasant, le cose migliori.
1975: A funky thide of sings, che già dal titolo lascia intendere i contenuti dell'album, brani consigliati: Panhandler, la potente title track e Some skunk funk.
1976: Life & times, da segnalare: On a natural high e East bay. Nel 1977 c'è il passaggio alla Columbia , per la durata di due album, Magic e Simplicity of expression-depth of thought, dal primo si ritorna alla fusion con brani come: Antares the star, dal secondo nulla di trascendentale, a parte, forse, pocket change.
1978, ancora una parentesi con la Atlantic: inner conflicts, e con il ritorno delle sonorità funkeggianti di: Nickels & dimes, le percussioni latine di El barrio e il jazz rock: the muffin talks back.
Chiudo con B.C., album del 1979, Columbia, top track: what is your fantasy ( anche in versione 12").
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