mercoledì 25 ottobre 2023

Norman Connors

 

Batterista jazz, da Philadelphia, il primo disco in cui appare è con Archie Sheep nel 1967, mentre come solista e band leader, dobbiamo aspettare il 1972 con: Dance of magic, per la Cobblestone, con una band da urlo: Herbie Hancock, Gary Bartz, Cecil Mc Bee, Stanley Clarke, Airto, Eddie Henderson, Carlos Garnet e Billy Hart!!!!! Inutile dirvi che si tratta di un capolavoro di spiritual jazz, free jazz e fusion, la lunga title track è un viaggio nello spazio, Give the drummer some un delirio percussivo e : Morning change una perla fusion.
L'anno successivo, con la stessa formazione ( a parte l'arrivo di Buster Williams e la partenza di Billy Hart), sempre per la Cobblestone, esce: Dark of light, altro capolavoro, la title track, dopo una introduzione di circa due minuti, esplode in un carnevale di suoni da pelle d'oca, altro brano consigliato. Laughter.
1973, passaggio alla : Buddah records, mantenendo l'ossatura di superstar del jazz e con l'aggiunta della voce di DeeDee Bridgewater, viene pubblicato. Love from the sun. i momenti clou sono: Revelation, a firma Herbie Hancock, le percussioni afro di: Drums around the world e la Fusion di Kumakucha (The Sun Has Risen).
Nel 1974, sempre per la Buddah, esce il disco che non può mancare nella vostra collezione: Slew foot, al solito parterre de roi si aggiungono personaggi del calibro di: Ron Carter, Lonnie Liston Smth e Hubert Laws, il suono si arricchisce di venature soul\funk in brani come: Back in the streets , Chuka, Slew foot e Jump street. Masterpiece!!
1975, con: Saturday night special, rimaniamo a livelli qualitativi altissimi, con la bellissima versione di : Maiden voyage di Hancock, l'eterea: Dindi, con la voce di Jean Carn e ancora il funk, con: Saturday night special e Akia.
Con : Yuo are my straship, del 1976 ( sempre su Buddah), c'è un discreto calo di "tensione", fatta eccezione per la bella cover di: The creator has a masterplan, intanto partono progetti paralleli con gli: Aquarian dreams ( già trattati su queste pagine) e la Starship orchestra, per tornare nel 1977 con: Romantiv journey, prodotto soul\disco, da cui vi consiglio: Thembi, che è la perla dell'album, non male anche:Once, I've been there.
1979, passaggio alla Arista, si cavalca l'onda soft\disco, ma si salva ancora qualcosa, ad esempio. Disco land, featuring: the Jones girls.
ultimo vagito, per quanto riguarda il periodo di interesse per questa pagina: Mr. C, 1981, Arista, senza infamia e senza lode, vista la qualità delle cose proposte in precedenza non mi sento di consigliare altro.
 







 

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