per nostra fortuna, i talent show in Brasile , esistono fin dagli anni 60, ed è proprio dal talent Radio company di Juiz De Fora, che esce questa splendida voce ( oltre a cantare è pure una ottima tastierista) che tanto darà alla bossa nova, al samba e al latin jazz.
Inizierei il suo percorso discografico dal secondo lp, registrato e stampato in Giappone, dove Claudia è oggetto di culto: O meu corolla, Seven seas records, 1969, contiene belle cover di: agua de beber ,mais que nada e pata pata,ma la mia preferita è quella che da il titolo all'album.
Nel 1971 incominciamo con la discografia Brasiliana. Claudia, voce, Claudia, per la Odeon, inizia a subire le influenze tropicaliste che mixate alla bossa nova e al jazz, producono piccole perle come: Meninha fulò e Garra.
Sempre nel 71 e per la Odeon, esce anche: Jesus Cristo, sonorità ancora più "moderne", una cover di: Ossain (Antonio Carlos & Jocafi) da applausi e la meno nota, ma bellissima: Com mais de 30.
Il terzo album dell'anno di grazia 1971, è inciso per la Premier, si intitola semplicemente Claudia, un'altra cover di mais que nada , Carolina ma sopratutto la psichedelica: Macumba, le cose migliori.
Salterei un enigmatico album del 72, inciso in lingua Spagnola, per passare al 73, al ritorno alla Odeon e a : Deixa eu dizer, la title track oscura tutto il resto a parte il bel samba\jazz di: Só Que Deram Zero Pro Bedeu.
Un atipico interludio di quattro anni , per avere , nel 1977: Reza, tambor e raca ( RCA Victor), samba\funk bossa e jazz in un melting pot entusiasmante, una gran cover di Peter Gun ( qui titolata: vai baby), la title track, poeta do medo e Ana cor de cana, imperdibili.
1979: Passaro emigrante, Epic, si notano le influenze fusion, con l'inserimento di una bass line importante, ancora perle: Salve Rainha e Luar Nos Olhos De Luana, top tracks.
Chiudiamo con il 1980: come nel 71, semplicemente: Claudia, Epic, brani consigliati: baiao gressivo e Doleiro.
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