giovedì 30 novembre 2023

Walter Murphy

 tastierista, composiotre e arrangiatore, pianista di scuola classica che porta quest'ultima nel mondo della disco con l'hit del 1976: A Fith of Beethoven, che in origine è la B side di California strutt nell'uscita su Major records, etichetta di sonorizzazioni dove Walter si diletta per un ventennio anche una volta raggiunto il successo, comunque, dalle sonorizzazioni della Major vi propongo: Hocus Pocus e Mr.Funk, da: Nicholas Flagello And Walter Murphy, 1974 \ The Groove Express e: Slither, da: Walter Murphy, Daniel LevineProduction Music, 1974 \ Score! , Forward Pass e: Wild Bill, da: Walter Murphy / Jane Mullaney1975 \ The Shuttle, Do it e: Dancin, da: Walter Murphy / Tom Manoff , 1975 \ Night stalker e: Creepy street, da: Production music 6088, 1975. Dopo il successo del 76 con la quinta di Beethoven versione Disco, si cavalca l'onda con: Rhapsody in blue, album del 1977 su private stock, che oltre alla title track contiene: It Ain't Necessarily So e Uptown serenade, mentre il successivo: Phantom of the opera, 1978, è una porcheria da cui salverei solo Toccata And Funk In D Minor, si torna su buoni livelli nel 1979, dove con una formazione all stars si pubblica: Disco Symphony, da cui consiglio la delicata Afternoon Of A Faun, Mostly Mozart e Malaguena. Da qui in avanti, il tema di E.T. nel 1982 e tante sonorizzazioni ancora per la Major.

https://www.youtube.com/watch?v=FUb7qYL9HMk 

https://www.youtube.com/watch?v=y1fRzyYcS8c&feature=youtu.be 

https://www.youtube.com/watch?v=kL4J3jUrzKA 

https://www.youtube.com/watch?v=AdUix0c_has 

https://www.youtube.com/watch?v=sRoXlG-OQ0M 

https://www.youtube.com/watch?v=LFvSGoK0F0w 

https://www.youtube.com/watch?v=FAqjjoYx0Cg 

https://www.youtube.com/watch?v=Q-74SSl0Tc8 

https://www.youtube.com/watch?v=UmJWtz8fDSE 

https://www.youtube.com/watch?v=Rio0swNvQtI&list=OLAK5uy_kJsBsaZcwZCcWioQoP6tgmZh-ftBYxwp8&index=6 

https://www.youtube.com/watch?v=j7SzwugqiXc 

https://www.youtube.com/watch?v=lzRukzNYRAE 

https://www.youtube.com/watch?v=Lhq5xRUvJ3s 












 

Mark Murphy

 grande jazz vocalist, si distingue come crooner ma assaggia di tutto, dal free alla fusion, dal soul jazz alla lounge music, attivo discograficamente dalla seconda metà dei 50's, il primo vagito "groove" si sente sull'album: Midnight mood, su Saba, 1968, con: Why And How e Jump for joy ( a questo disco partecipano musicicsti del calibro di Sahib Shihab, Kennt Klarke e Francy Boland ), quindi con il trittico per la Muse, prodotto da David Matthews negli anni 70, dove oltre alla presenza fissa dei Brecker Brothers si alternano giganti come Ron Carter, su: Bridging a gap, 1973, che contiene: Sunday In New York e We could be flying, oppure: John Tropea, su: Mark II, da cui consiglio: They e: Truckin, per concludere infine con il capolavoro: Sings 1975, con Dave Sanborn e Harvey Swartz, dal quale segnalo le grandi cover di Maiden Voyage e Cantaloupe island, oltre alla meravigliosa: On the red Clay.

https://www.youtube.com/watch?v=EvjPvcU1WrY&list=OLAK5uy_nvHCA3DnSj-aq5ytN9tyh003POxAfeRnA&index=4

https://www.youtube.com/watch?v=R9FlzWRauSw 

https://www.youtube.com/watch?v=_ENH0yNM3gY

https://www.youtube.com/watch?v=XR9dp4_p2CA 

https://www.youtube.com/watch?v=oH79b97Ua-E&list=PL4ZDJJ67VjBfG4DE0zPj2127V5Hmoar-n&index=6 

https://www.youtube.com/watch?v=XdF0AcklZNs&list=PL4ZDJJ67VjBfG4DE0zPj2127V5Hmoar-n&index=2 






Gwindon Murphy

 soul singer in puro stile "southern", un solo singolo 7" all'attivo, inciso per la Crazyn Horse, etichetta satellite della Capitol, dove trovano spazio meteore dell'R&B come: Aaron collins, che firma: baby baby baby, ballad su lato A del 45 giri di Murphy, anche se quello che interessa è il lato B: the Pearl, anno di incisione 1969.

https://www.youtube.com/watch?v=3M84dnbxjxk


 

mercoledì 29 novembre 2023

Al "Man" Muntzie & the Embraceables

 perfetti sconosciuti che pubblicano due gran singoli su piccole indie labels, il primo nel 1976: Die happy+instrumental, su: S.B.Moon records, il secondo: We Are Steady Rockin' + instrumental, 1979, su: Comunertainment Records.

https://www.youtube.com/watch?v=BbKFSdZr6ss 

https://www.youtube.com/watch?v=q8Lf9R8VNnY 

https://www.youtube.com/watch?v=yzPBqMmf4vk 

https://www.youtube.com/watch?v=hqzUWCq20_M 




 

 

 

Raphael ( Ray ) Munnings

 soul singer bahamense che all'inizio della carriera è alla corte di Steve Alaimo nella sua Alston records, con un paio di singoli, tra cui: Taking You Higher (Just Like Climbing A Ladder), 1972 e, stesso anno stessa label: Opportunity knockin'. Dopo la Alston, sette anni di silenzio discografico, fino a quando, nel 1979, altri due singoli vengono pubblicati dalla Tammy records, uno è la strabiliante cover di Funky Nassau, con Jump in the water sulla B side, mentre il secondo è: It Could Happen To You / Let's Boogie.

https://www.youtube.com/watch?v=NN1xVqGNfYI 

https://www.youtube.com/watch?v=3yJoj-MPfKE 

https://www.youtube.com/watch?v=sauqRFy7Iyw 

https://www.youtube.com/watch?v=n2XDX-fowxA 

https://www.youtube.com/watch?v=8KiVriurHzM 

https://www.youtube.com/watch?v=TSb2xFnfzEo 







 

 

 

 


Munich Machine

 forse il prodotto Disco più famoso di Giorgio Moroder, assieme all'immancabile Pete Bellotte, Chris Bennett e Gunther Moll, con la crema dei Munich sound studios, mi limiterò ad elencare i passaggi più significativi, iniziando con: Munich Machine introducing the Midnight ladies, che contiene: Get on the funk train, 1977, su Oasis ( stampa USA su Casablanca, parzialmente mixata), segnalo anche: I Wanna Funk With You Tonite e le version dei brani top hit come Trouble maker (R.Kelly) e Love to love you baby (D.Summer). Nel 1977 esce un interessante lavoro con Giovanni Fenati per la Ariston: Fenati At Piano With The Munich MachineDisco Symphony, con: Sheherazade e: Moto perpetuo. Fenati, per chi non lo conoscesse, è un pianista, compositore e direttore d'orchestra da Bagnacavallo, romagnolo DOC, e leader di progetti geniali come i Mirageman. Tornando ai Munich machine, anno 1978, esce: Munich Machine Introducing Chris BennettA Whiter Shade Of Pale, sempre con Moroder ispirato dai classici rock di fine 60's, con la cover dei Procol Harum, it's for you e, la mia preferita: La Nuit Blanche, proto techno come l'album successivo: Body shine, 1979, dove segnalo: Space Warrior, Let Your Body Shine e: Party light.

https://www.youtube.com/watch?v=tcIw3xONLkM&list=OLAK5uy_km0WwJ_IDertKCG43y6FoRsR6NQ-6XK6Y

https://www.youtube.com/watch?v=4n-LaJc-8IU&list=OLAK5uy_km0WwJ_IDertKCG43y6FoRsR6NQ-6XK6Y&index=6 

https://www.youtube.com/watch?v=s2SoTZ50UaA

https://www.youtube.com/watch?v=o6rMr-77LLs 

https://www.youtube.com/watch?v=grYgogHdpGA&list=OLAK5uy_kU33Lu9qxSPA1OtxutAFZLKsiJi9qAv6c&index=4

https://www.youtube.com/watch?v=ZRIPtwNY7Vo&list=OLAK5uy_lLWzsG9YP7f9rrLNTiRUnpdWVuhyZOZac&index=4 






Maria Muldaur

 folk & blues singer che nel 1973 ci regala una piccola perla jazzy\groove: Midnight at the oasis, dall'album Maria Muldaur, Reprise records, sempre sulla falsariga di questo successo, consiglio: Make Love To The Music, da Southern winds, del 1978 e: Clean up woman, da: Open your eyes, Warner Bros. 1979.

https://www.youtube.com/watch?v=3gKnnb24Eso&list=OLAK5uy_niAUn__tKXoX03HZqTq8i7TWlIK07ZRx8&index=3

https://www.youtube.com/watch?v=gHACUPu9tho 

https://www.youtube.com/watch?v=CVBYz3zc19c&list=OLAK5uy_nLDj8WSKZEkq9VGB6CJWf3KRSIWvTHdyE&index=10

                                          



 

martedì 28 novembre 2023

Holger Czukay

 

musicista Tedesco, cresce alla scuola di Karlheinz Stockhausen ed è membro fondatore dei Can, leggendaria band kraut rock, in cui suona il basso e una infinità di diavolerie elettroniche.
Sul finire dei 70's inizia a pubblicare dischi a proprio nome, a partire da. Movies, per la Harvest, 1979, che contiene: Persian love e Cool inthe pool, sperimentazione elettronica e ambient music che si ripropone anche nel secondo lp: On The Way To The Peak Of Normal , Welt-Rekord ( Germany), 1981, da ascoltare: ode to perfume, una lunga suite a tratti geniale, Two bass shuffle e Hiss'n'listen.
Negli anni 80 sono svariate le collaborazioni, tra le più riuscite quella con Jah wobble, nell'album: Full circle, virgin, 1982 ( esco di un anno dal range della pagina ma in questo caso è veramente necessario), che contiene: How much are they ( anche su EP 12" del 1981) e Where's the money.
 




 

Czerwone Gitary

 

gruppo pop\rock beat psichedelico dalla Polonia, fondati nel 1965, contano una discografia sterminata che si allunga fino ai giorni nostri, peccato che sia tutta roba che non interessa minimamente questa pagina se non fosse per un solo brano, strumentale: Coda , un funk rock con un gran beat da campionamenti, contenuto nell'album: Rytm ziemi del 1974, inciso per la: Polskie Nagrania Muza, etichetta che è una piccola miniera d'oro per il jazz\rock dell'est Europa.
 
                                           


 

Cymande

 

fondati nel 1971 a Londra da: Steve Scipio e Patrick Patterson con musicisti provenienti da Guyana, Jamaica e Saint Vincent, il nome del gruppo è infatti un termine Calipso che significa: colomba. Musicalmente mischiano soul, funk, afro\latin folk, con risultati eccellenti, come si intuisce fin dal primo, omonimo album del 1972, per la Janus, da cui bisognerebbe consigliare ogni singolo brano, ma dovendo proprio scegliere direi: Bra, the message, Zion I e getting it back.
Il livello non si abbassa di una virgola nemmeno nel secondo album: Second time round, sempre Janus, 1973, da cui consiglio: Fug, Anthracite, to you, Willy's headache e Them & us..
Molto difficile mantenere la qualità dei primi due lp, quindi: Promised Heights , del 1974, è leggermente inferiore ma pur sempre un gran disco, top tracks: Brothers on the slide su tutte, ma anche: Breeze man. Sheshamani e Equitorial forest.
Il quarto ed ultimo album: Arrival, esce "postumo" nel 1981, essendosi sciolti nel 1974, deduco che la Paul Winley records abbia assemblato outtake degli altri dischi, anche se le sonorità sono effettivamente più disco oriented.
Comunque, altro disco notevole, da cui consiglio: it's magic, sweet talk e What's The Word - Good Times.
 




 

Eddie Curtis

 compositore, pianista e session man per etichette come la Peacock e la Duke di Don Robey, attivo in svariati progetti fin dagli anni 50, tra doo woop, soul, blues e musical, vi propongo un suo singolo 122, solo promo per la home label: Shere Khan records: Ali Fit The Battle Of Zaire (And It All Came Back!!), incerto l'anno di incisione ma collocabile fine 70 inizio 80.

https://www.youtube.com/watch?v=8wKIVVY90Y8


 

Curtis

 

alias: Curtis Lansdale Anderson, programmatore radiofonico della WEBB , di proprietà di James Brown, che lo tiene in grande considerazione.
In piena epopea disco, incide un 12" per la Charm city records: How can I tell her (1979), piccola perla Dancefloor.
 

 

Michele \ Brenda Mitchell \ Chantal Curtis

 

tanti pseudonimi per questa Disco singer di origini tunisine scoperta da Pierre Jaubert (Berjot), il cui vero nome è: Chantal Sitruk.
Jaubert è il suo mentore e produttore in tutto ciò che produrrà nella sua breve e disgraziata esistenza, a partire dall'ottimo debutto del 1977 a nome Michelle: Magic love, album che negli USA esce per la West end records, mixato da Tom Moulton, da cui vengono estratti i singoli: Can you feel it, Magic love e Disco dance ( anche su 12").
Nel 1978, come Brenda Mitchell, esce: Don't you know, Barclay records, da cui segnalo: Body party, Get it together e : I'm running ( 12" di varie stampe per questi titoli).
Sempre come Brenda Mitchell, esce, per la Quality canadese, il 12": Sweet music \earthern Paradise, con la spettacolare B side e abbastanza difficile da reperire; per questo brano, anche se non citato sulla label, ci si avvale della collaborazione di Patrick Cowley , così come per il promo: Disco Dancer ( da non confondere con Disco dance) che però non vede mai la luce ( qui sotto vi propongo il file sonoro ma non ho trovato immagini, se ne esistono, di qualsivoglia label, benvengano i vostri interventi cari groover!!!).
Chiudo con la sua terza "incarnazione", cioè: Chantal Curtis e con l'album: Get another love, Keylock 1979 ( Dig It, la stampa italiana con diferrent cover), trainato dalla title track e da : Hit man ( entrambe anche su 12"), quest'ultimo, nella versione 12" Pye int. UK, reso noto da Lerry Levan negli anni del Paradise Garage.