grande jazz vocalist, si distingue come crooner ma assaggia di tutto, dal free alla fusion, dal soul jazz alla lounge music, attivo discograficamente dalla seconda metà dei 50's, il primo vagito "groove" si sente sull'album: Midnight mood, su Saba, 1968, con: Why And How e Jump for joy ( a questo disco partecipano musicicsti del calibro di Sahib Shihab, Kennt Klarke e Francy Boland ), quindi con il trittico per la Muse, prodotto da David Matthews negli anni 70, dove oltre alla presenza fissa dei Brecker Brothers si alternano giganti come Ron Carter, su: Bridging a gap, 1973, che contiene: Sunday In New York e We could be flying, oppure: John Tropea, su: Mark II, da cui consiglio: They e: Truckin, per concludere infine con il capolavoro: Sings 1975, con Dave Sanborn e Harvey Swartz, dal quale segnalo le grandi cover di Maiden Voyage e Cantaloupe island, oltre alla meravigliosa: On the red Clay.
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