venerdì 10 novembre 2023

Gal Costa

 

cantante Brasiliana, probabilmente la figura femminile più importante del movimento Tropicalista, dal suo incontro con Catano Veloso, a soli 18 anni, è un susseguirsi di incisioni strepitose.
I due debuttano insieme nel 1967, nell'album. Domingo, per la Philips, etichetta a cui Gal resterà legata fino al 1983, da questo lp vi consiglio il jazz\ bossa nova di: Que pena, che ritroviamo anche nel secondo disco del 1969: Gal Costa, insieme alla psichedelica: Nao identificado.
Sempre nel 69 viene pubblicato: Gal, album dalle sonorità innovative, tra pisch rock, MPB e bossa nova, brani consigliati: Tuareg, Cinema Olimpya e la delirante: Cultura E Civilização-
1970: Legal, dove si passa dalla delicata bossa nova di: Mini misterio alla sezione fiati soul di: Eu Sou Terrível.
1973, India, a parte la sexy cover, musicalmente vi consiglio. Pontos de luz, l'anno successivo esce: Cantar, latin\jazz di classe, top tracks: A ra e Barato total.
Nel 1976 Gal si misura con il song book di Caymmi, mostro sacro dell Bossa nova, ne esce un piccolo capolavoro, da cui si elevano. Vatapà, Rainha do mar e Dois De Fevereiro-
1977: Caras e bocas, ancora latin jazz e influenze fusion, sopratutto nei brani: Minha Estrela É Do Oriente (Tindoró Dindinha) e Me recuso.
1978: Agua viva, a mio parere uno dei più belli, con: O Gosto Do Amor, di Luiz Gonzaga, ma anche: qual è Bahiana? e De Onde Vem O Baião,
Ci sarebbero altri tre album tra il 79 e l'81: Gal tropical, Aquarela do Brasil e Fantasia, ma li trovo un po' troppo, come dire, di "mestiere" e mi fermo qui.
 








 

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