venerdì 10 novembre 2023

the Counts ( the fabolous Counts \ Bad Smoke \ Lunar funk) part.2

 

in questa seconda parte ripartiamo da quando viene tolto l'aggettivo: fabolous, rimanendo semplicemente: the Counts. Nel 1970 avviene il passaggio alla Westbound ( in questa fase appare ancora la denominazione con "fabolous" su un singolo dell'etichetta di Detroit) e si autoproducono il loro primo album: What's Up Front That-Counts , che esce nel 1971, disco fondamentale, sei tracce una più bella dell'altra, se devo proprio scegliere, consiglierei: Rhythm changes, Why Not Start All Over Again, pack of lies e la title track, inoltre esistono degli out takes, due di questi: What's It All About / Motor City, verranno pubblicati dalla T.M.records, su 7", nel 1978.
Nel 1972 avviene il cambio di etichetta discografica, per la prima volta esterna al giro di Detroit, essendo la Aware di Atlanta,in Georgia, il suono del secondo album: Love sign (1973), è più soul dance, la title track che apre l'album, con le sue atmosfere rarefatte, ricorda addirittura Caravanserai di Santana, ma il groove non tarda ad arrivare: Riding high, Too Bad (You Don't Love Me) , Sacrifice e the Counts medley, riportano il tutto in un ambito funk.
Chiudiamo con l'album del 1974: Funk pump, da cui vi consiglio lo slow funk del brano che titola l'album, I'm the music e Jazzman, ancora grande qualità, ma èp il canto del cigno.
 







 

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